Una azienda italiana sembra non accorgersi della crisi. La fortuata azienda è la SKF Industrie, che è una consociata italiana di una multinazionale svedese, che è l’azienda leader nella produzione dei cuscinetti a sfera. Giuseppe Donato e Aurelio Nervo, rispettivamente il presidente e l’amministratore delegato dell’azienda torinese Skf Industrie, hanno presentato i risultati dell’esercizio appena concluso.
Nel 2011 la SKF ha fatturato 938 milioni di euro, con una crescita dell’8,9 per cento rispetto all’esercizio precedente, nonostante un calo del 4 per cento delle forniture per il settore automotive. L’utile operativo è pari al 7,1 per cento, con un calo di 66,5 milioni contro i 69,7 dell’esercizio precedente, causato dall’aumento delle materie prime.
L’Amministratore delegato ha sottolineato che “si tratta del miglior risultato da sempre”. Il 15-16 per cento delle vendite è stato realizzato nei Paesi extraeuropei, dimostrando che l’azienda abbia prodotti competitivi. Nervo ha commentato che, a differenza della crisi del 2008, i magazzini sono vuoti e l’azienda cerca segnali di ripresa della domanda.
Donato ha osservato che l’ultimo trimestre ha tuttavia mostrato un leggero rallentamento rispetto all’andamento dei mesi precedenti. Questo rallentamento potrebbe segnalare il fatto che il 2012 possa, invece, rappresentare un’anno difficile. Il presidente ha concluso dicendo che l’azienda si aspetta un ulteriore rallentamento nel settore automotive legato ai camion, mentre ritiene che ci sia una crescita nei settori dell’energia e dell’aerospazio”.
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