I ricavi del Gruppo Fiat nel 2010 sono stati pari a 56,3 miliardi di euro, in crescita del 12,3% rispetto ai livelli del 2009, quando le condizioni generali di mercato erano particolarmente deboli. Fiat Post Scissione ha registrato ricavi pari a 35,9 miliardi di euro (+9,8%).
Il business delle Automobili ha rilevato ricavi per 30,1 miliardi di euro (+6,3%): i maggiori volumi di vendita dei veicoli commerciali leggeri, di Maserati e di Ferrari, nonché il positivo impatto dei cambi hanno più che compensato il calo, registrato da FGA, nelle vendite di autovetture, conseguente al venir meno degli eco-incentivi nei principali mercati europei.
Il business dei Componenti e Sistemi di Produzione ha conseguito una crescita dei ricavi del 23,6% a 10,9 miliardi di euro grazie alla maggiore domanda. Fiat Industrial ha registrato ricavi di 21,3 miliardi di euro, in aumento del 18,8% rispetto al 2009, con significativi recuperi dei volumi in tutti i business.
Nel quarto trimestre del 2010 il Gruppo ha registrato ricavi per 15 miliardi di euro, in aumento del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2009 grazie principalmente a CNH (3.023 milioni di euro, +27% rispetto al quarto trimestre del 2009) e Iveco (2.538 milioni di euro, +16,9%). I ricavi del business delle Automobili (7.779 milioni di euro) sono rimasti allineati ai livelli del 2009.
L’utile della gestione ordinaria di Fiat Industrial è stato di 1.092 milioni di euro (margine sui ricavi del 5,1%), in aumento rispetto ai 322 milioni di euro del 2009 (margine dell’1,8%). Nel complesso i miglioramenti sono stati determinati dai maggiori volumi, fatta eccezione per le vetture di FGA, dal miglior mix prodotto e dalla costante attenzione al contenimento dei costi e alle efficienze industriali.
Nel quarto trimestre del 2010 l’utile della gestione ordinaria del Gruppo è stato pari a 615 milioni di euro (margine sui ricavi del 4,1%) rispetto ai 488 milioni di euro (margine sui ricavi del 3,6%) del 2009.
Il miglioramento è da attribuire essenzialmente alla performance dei Settori di Fiat industrial. Nel 2010 il Gruppo Fiat ha registrato un utile operativo di 2.009 milioni di euro (359 milioni di euro nel 2009), che include oneri atipici netti per 195 milioni di euro (699 milioni di euro nel 2009), principalmente dovuti a costi di ristrutturazione (176 milioni di euro), ivi incluse le relative svalutazioni di attività e riguardanti tutti i Settori.
L’utile operativo di Fiat Post Scissione è stato pari a 992 milioni di euro (378 milioni di euro nel 2009): l’aumento riflette la crescita del risultato della gestione ordinaria (+376 milioni di euro) e i minori oneri atipici netti (oneri di 120 milioni di euro nel 2010 rispetto a 358 milioni di euro nel 2009).
L’utile operativo di Fiat Industrial è stato di 1.017 milioni di euro: il miglioramento nei confronti della perdita di 19 milioni di euro del 2009 è dovuto all’aumento del risultato della gestione ordinaria (+770 milioni di euro) e alla riduzione degli oneri atipici netti (oneri di 75 milioni di euro nel 2010 rispetto a 341 milioni di euro nel 2009).
Fiat Industrial ha chiuso il 2010 con un utile prima delle imposte di 576 milioni di euro a fronte della perdita di 470 milioni di euro del 2009. La crescita riflette il miglioramento del risultato operativo (+1.036 milioni di euro) e del risultato delle partecipazioni (+114 milioni di euro), in parte compensato da maggiori oneri finanziari netti per 104 milioni di euro.
Il risultato netto del Gruppo Fiat nel 2010 è stato positivo per 600 milioni di euro (perdita di 848 milioni di euro nel 2009), di cui 222 milioni di euro relativi a Fiat Post Scissione (perdita di 345 milioni di euro nel 2009) e 378 milioni di euro relativi a Fiat Industrial (perdita di 503 milioni di euro nel 2009). L’indebitamento netto industriale del Gruppo Fiat, pari a 2,4 miliardi di euro, è calato di 2 miliardi di euro rispetto a fine 2009 grazie alla forte performance operativa di tutti i business e alla continua disciplina nella gestione del capitale di funzionamento.
Dividendi
Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione della stima dell’utile netto distribuibile di Fiat S.p.A. e subordinatamente all’approvazione formale dei conti del Gruppo per il 2010 (che avverrà il 18 febbraio 2011), intende proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo complessivo, per le tre categorie di azioni di Fiat S.p.A., di 155,1 milioni di euro (151,6 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute).
La proposta di distribuzione del dividendo sarà così articolata:
• 0,09 euro per azione ordinaria, per un importo totale di 98,3 milioni di euro (94,8 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute);
• 0,31 euro per azione privilegiata, per un importo totale di 24,8 milioni di euro;
• 0,31 euro per azione di risparmio, per un importo totale di 32 milioni di euro.
Automobili Fiat Group Automobiles
Nel 2010 Fiat Group Automobiles ha conseguito ricavi per 27,9 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2009 (+0,5% a cambi costanti). L’effetto della contrazione dei volumi delle vetture (-8,2%) è stato compensato dal consistente incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri (+27%).
Fiat Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.081.800 automobili e veicoli commerciali leggeri, con un calo del 3,2% rispetto al 2009. Per le sole autovetture, Fiat Group Automobiles ha consegnato 1.691.400 unità, con una flessione dell’8,2% rispetto al 2009. In Europa le consegne, pari a 963.000 unità, sono diminuite del 15,1%, anche per effetto delle misure adottate per mantenere lo stock dei dealer ad un livello adeguato alla situazione di mercato. Le consegne in Italia (-16,3%) e Germania (-53,2%) sono state pesantemente condizionate dalla forte riduzione della domanda nei segmenti delle vetture più piccole e con motorizzazioni a metano e GPL, in seguito al venir meno degli ecoincentivi.
In diminuzione anche le consegne in Gran Bretagna (-17,5%), mentre sono rimaste stabili in Francia (+0,9%) e aumentate in Spagna (+48,3%), dove, però, le consegne del 2009 erano state particolarmente basse. Tra i mercati minori sono da segnalare gli ottimi risultati ottenuti in Olanda (+59,3%), Belgio (+40,9%), Portogallo (+35,1%) e Danimarca (+78,7%).
Il modello Alfa Romeo Giulietta nei primi mesi di commercializzazione ha raggiunto circa 40.000 unità complessive nei vari mercati europei, in linea con le aspettative. Le consegne del 2010 includono circa 13.500 unità di prodotti Chrysler, Jeep® e Dodge.
L’avvio dell’attività di distribuzione di questi marchi attraverso la rete commerciale europea di FGA, progressivamente implementato durante l’anno, è ormai completato. In Europa ilmercato si è attestato a circa 13,8 milioni di vetture, in calo del 4,9% rispetto all’anno precedente.
Il 2010 è stato caratterizzato da una prima fase ancora influenzata dai programmi di incentivi governativi e, a partire dal secondo trimestre, da una consistente riduzione delle immatricolazioni (-11% circa nel secondo semestre rispetto all’analogo periodo del 2009).
In Germania, primo Paese ad esaurire l’effetto degli incentivi, la domanda è diminuita del 23,4% rispetto al 2009; in Italia la riduzione si è attestata al 9,2%, con un calo significativo (-22,7%) nel secondo semestre. Una diminuzione più contenuta è stata registrata in Francia (-2,2%), dove gli incentivi sono stati progressivamente ridotti nel corso del 2010. Una crescita modesta si è verificata in Gran Bretagna (+1,8%) e Spagna (+3,1%). In Brasile, la domanda di autovetture è aumentata (+6,9%) rispetto al 2009, nonostante la cessazione degli incentivi, avvenuta nella prima parte dell’anno.
fonte dati fiat.it
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