Unicredit ha lanciato ieri mattina un’emissione di covered bond da un miliardo, riscontrando richieste per 1,6 miliardi di euro da parte di 130 investitori. L’obbligazione ha scadenza gennaio 2019 ed offre cedola all’1,875%, mentre il prezzo di emissione è stato di 99,544, per un rendimento di 85 punti base superiore al midswap, meno degli 88 bp preventivati nell’indicazione iniziale e 120 punti base in meno del BTp di uguale scadenza. L’emissione è stata curata da Unicredit Corporate & Investment Banking, Bayern Lb, Commerzbank, Credit Agricole Cig e Sg Cib ed è stata assegnata a fondi per il 49%, banche per il 35% e assicurazioni per il 9%.
La domanda è arrivata da Germania/Austria (40%), Francia (19%), Italia (14%), penisola iberica (10%), Benelux (5%) e Svizzera (5%).
Il bond ha rating AA- per S&P, A2 per Moody’s e A per Fitch. La sua emissione rientrava nel programma da 35 miliardi di euro annunciato nel 2008 ed è coperta interamente da un portafoglio di mutui residenziali. Infatti, i possessori dei covered bond già collocati da Unicredit possono avvalersi come copertura di 21,2 miliardi di euro di mutui della stessa banca, il cui portafoglio alla fine del marzo 2013 ammontava a 204.000 unità e con debito medio residuo di 99.000 euro.
Piazza Cordusio si è avvantaggiata ieri del buon clima sui mercati finanziari, conseguente alla voce per cui il governo giapponese vorrebbe aumentare l’acquisto di asset esteri per il suo fondo pensione nazionale, alla ricerca di rendimenti più remunerativi ed essendo l’operazione anche finalizzata all’indebolimento dello yen.