Scende sotto i 300 punti base il differenziale di rendimento tra decennale italiano e Bund tedesco, che attorno alle 10,00 italiane stringe di 10 punti rispetto alla chiusura di ieri, portandosi in area 295.
A favorire l’allentamento della pressione sulla carta italiana, le prese di beneficio degli investitori sui Cct e Ccteu e sui titoli brevi, con il rendimento del titolo a due anni che in apertura stringe di 18 punti base al 4,21%.
“In apertura si sono visti acquisti sui Cct e sui Ccteu, che nei giorni scorsi erano scesi parecchio” spiega un trader.
“Oggi sul mercato periferico proseguono gli acquisti visti ieri” dice un altro.
Continua la discesa del rendimento del decennale italiano che si allontana ulteriormente, proseguendo il movimento di ieri, dai massimi raggiunti lunedì scorso, quando aveva superato il 6%.
Oggi, su piattaforma Tradeweb <IT10YT=TWEB>, rende il 5,66% e tratta a 93,600 mentre su Mts <IT10Y=TT> tratta a 93,860 e rende il 5,628%.
“L’intonazione di oggi è moderatamente positiva ma per parlare di ritorno alla normalità lo spread dovrebbe rientrare sotto i 200 punti base” osserva il primo trader.
La forbice di rendimento tra Btp e Bund all’inizio di luglio si attestava in area 190 punti base, ma si era allargata fino a 353 punti base il 12 luglio, massimo storico dall’introduzione dell’euro, sui timori del cosiddetto ‘contagio’ della crisi debitoria greca ad altri Paesi della zona euro, tra cui l’Italia.
Il tono positivo dell’avvio di giornata si riflette anche sul credit default swaps (Cds) italiano a 5 anni che, secondo Markit, nel corso della seduta si è stretto di 14 lunghezze a 291 punti base.
In calo anche la pressione sulla carta spagnola: lo spread tra decennale spagnolo e Bund si è stretto di oltre 10 punti da ieri in area 330.
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