La manovra finanziaria, già pubblicata sulla gazzetta ufficiale, porta grandi novità per i risparmiatori e la domanda che tutti si pongono è: e adesso quanto mi fanno pagare? Le modifiche infatti sono state apportate sia sul bollo previsto sul dossier titioli che su strumenti bancari di investimento.
La manovra prevede che la tassazione cali dal 27% al 20% per i conti correnti e depositi bancari; per i prodotti di investimento che avevano aliquota al 12,5% (azioni, obbligazioni, sicav, ETF, pronti contro termine) la pressione fiscale salirà al 20%. Soltanto sui titoli di Stato italiani (BoT, BTp) continuerà a essere trattenuta una percentuale del 12,5%.
Per quanto riguarda il bollo dossier titoli (o conto titoli), per tutti quegli investimenti di importo inferiore ai 50.000 euro, l’imposta rimarrà pari alla precedente, ovvero 34,20 euro.
Per importi compresi tra 50.000 e 149.999 euro, fino al 2012 sarà di 70 euro, dal 2013 di 230 euro.
Da 150.000 a 499.999 euro, fino al 2012 sarà di 240 euro, dal 2013 di 780 euro.
Per concludere investimenti che superano i 500.000 euro, fino al 2012 si pagheranno 680 euro, mentre dal 2013 1.100 euro.
Esclusi i conti forex dal bollo per i conti deposito (investireoggi.it) – L’ ultima parola sarà data dall’ amministrazione finanziaria attraverso una circolare esplicativa ma allo stato attuale sembra che l’ imposta di bollo per i conti deposito introdotta con la manovra, non riguardi i conti accessi per la contrattazione delle valute, i rapporti per il trading dei CFD ed anche i derivati.
Gli esperti infatti hanno “sviscerato” il contenuto letterale del comma 7 dell’ art. 23 del decreto legge 98/2011 ( manovra 2011) sembra escludere proprio le fattispecie sopra elencate. Peraltro tali strumenti finanziari erano già esclusi dal bollo tradizionale.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.