Oro e rame in cima alle preferenze degli operatori professionali. All’interno del vasto universo delle materie prime, infatti, gli investitori istituzionali europei preferiscono i due metalli, in quanto si aspettano rendimenti più elevati nei prossimi 12 mesi. È quanto emerge da una ricerca condotta da Etf Securities dopo aver interpellato i principali gestori europei, a margine di diversi incontri tenutosi a Milano, Londra e Francoforte.
Nel dettaglio
Il 66% dei gestori europei intervistati si aspetta un rialzo del prezzo dell’oro nei prossimi 12 mesi, oltre la metà prevede che nello stesso periodo aumenti anche il prezzo del rame. Il 90% degli investitori istituzionali europei interpellati ha inoltre dichiarato di aver aumentato la propria esposizione sui metalli preziosi negli ultimi 5 anni.
Incertezza sull’argento
Mentre la maggior parte degli investitori prevede di incrementare la propria esposizione sui metalli preziosi e industriali nei prossimi cinque anni, si è registrata incertezza sull’andamento del prezzo dell’argento e meno della metà degli intervistati si aspetta un aumento del prezzo nei prossimi 12 mesi. Quasi la metà degli interpellati ha dichiarato di preferire una diretta esposizione sui metalli preziosi attraverso gli Exchange traded commodoty coperti dal metallo fisico rispetto ad altri tipi di investimento sul settore come ad esempio le azioni su società minerarie.
Le risposte degli investitori istituzionali di Milano, Londra e Francoforte sono state piuttosto omogenee e non hanno mostrato differenze significative.
“Generalmente gli Etc sul petrolio e gas naturale sono tra i più scambiati in Borsa Italiana”, ha commentato Massimo Siano, responsabile per l’Italia di Etf Securities. “Tuttavia, nelle ultime settimane riscontriamo un deciso ritorno d’interesse verso le materie prime e le valute rifugio a causa della crisi greca”.
fonte dati morningstar.it
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