Il consiglio di amministrazione di Enel ha deliberato l’emissione di prestiti obbligazionari per un controvalore complessivo fino a 5 miliardi di euro entro il 31 dicembre 2013. Tali emissioni mirano ad allungare la scadenza media del debito consolidato della società, sfruttando di volta in volta le opportunità offerte dal mercato. A tale proposito, il board ha dato mandato per il collocamento dei prestiti sia presso gli investitori istituzionali, sia presso il canale retail, a seconda delle condizioni.
In più, le emissioni potranno avvenire per conto diretto di Enel o della controllata olandese Enel Finance International NV, sebbene sempre con la garanzia della capogruppo. Ciò, al fine di sfruttare le condizioni dei mercati internazionali e a tale proposito il cda ha dato mandato alla società di definire gli importi, le valute e le caratteristiche delle singole emissioni.
Al contempo è stata revocata la delibera del 9 novembre 2011, che prevedeva il collocamento presso investitori istituzionali e piccoli risparmiatori di obbligazioni per un controvalore massimo fino a 5 miliardi di euro entro il 31 dicembre 2012, fatte salve le garanzie prestate in relazione a tale delibera consiliare.
In dipendenza di quella decisione, Enel ha già emesso i seguenti prestiti obbligazionari:
632 milioni a gennaio e febbraio 2012, tramite sette private placement e dalla durata media ponderata di 13,5 anni, al costo medio ponderato del 6% annuo e presso investitori istituzionali;
febbraio 2012: bond da 3 miliardi a 6 anni presso risparmiatori. Una tranche da 2,5 miliardi a tasso fisso del 4,875% annuo e una da 500 milioni a tasso variabile, pari all’Euribor a 6 mesi + 310 punti base;
nel settembre 2012 emesso bond per 1 miliardo e al tasso fisso del 4,875% presso investitori istituzionali, della durata di 7,5 anni.