E’ andata oltre ogni previsione l’emissione di un bond unrated Campari per 400 milioni di euro, collocato sul mercato giovedì con cedola fissa annua del 4,5% e rendimento lordo del 4,659%. Infatti, le richieste hanno ammontato a complessivi 4,8 miliardi, 12 volte in più l’offerta massima. Il prezzo di emissione è stato di poco sotto la pari, a 99,068. Grazie a questa enorme domanda, la società ha potuto collocare un ammontare maggiore del preventivato, che si attestava a 350 milioni, mentre ha potuto spuntare un rendimento con spread minore sul midswap. Anziché offrire una maggiorazione di 337,5-350 punti base in più sul MD, alla fine ha chiuso in area +330 bp.
Il bond ha durata di sette anni e giunge a maturità il 25 ottobre 2019, mentre il prossimo 25 ottobre è previsto il regolamento.
Una nota di Campari spiega che la maggior parte degli investitori proveniva da Regno Unito, Italia, Germania, Francia e Svizzera, mentre il presidente di Pharus Sicav, Davide Pasquali, ha sottolineato come la società non avesse bisogno di chiedere il rating, cosa che peraltro costa 200-300 mila euro.
L’ultima emissione Campari risale all’ottobre 2009, quando emise un bond con scadenza ottobre 2016, il quale oggi quota sul mercato a un rendimento sopra il MD di 270 bp.
Alle condizioni dell’ultimo bond, gli investitori hanno potuto ottenere un rendimento di circa 60 punti base in più di un BTp della medesima durata. I 400 milioni raccolti serviranno al finanziamento dell’acquisto di Lascelles deMercado (330 milioni), a beneficio della possibile riduzione del debito da 985 milioni a fine giugno 2012.
Oggi, il titolo quota in borsa a 15,5 volte il rapporto tra prezzo ed earning cash, contro le 15 di Pernod e Diageo. In più, stando a Equita, l’operazione del bond impatterà negativamente i conti annuali per 4,6 milioni, a causa degli oneri aggiuntivi per il maggiore debito, per una variazione dell’utile netto a -1,5%.