E’ subito record per il BTp Italia, la quinta emissione del Tesoro del bond retail, che ha fatto il suo esordio sul mercato italiano nel marzo del 2012. Le richieste erano attese molto alte, dopo che già nell’ottobre dello scorso anno si batté ogni record con una domanda complessiva di 18 miliardi. Tanto che il direttore generale del Tesoro e responsabile per la gestione del debito, Maria Cannata, aveva annunciato un limite massimo di 500 mila euro per singolo ordine, anche se uno stesso investitore può replicare gli ordini nel corso della medesima emissione. Ma evidentemente ciò non ha frenato gli entusiasmi dei risparmiatori che a metà della prima seduta di ieri avevano richiesto 13 miliardi di euro per il BTp Italia con scadenza nel novembre 2017.
Di durata quadriennale, esso offre cedola minima garantita del 2,15% all’anno. A questa bisogna sommare l’inflazione, ma è chiaro che il quinto BTp Italia sembra essere conveniente. Il BTp con cedola fissa e con scadenza sempre nel novembre del 2017 offre sul mercato secondario un rendimento del 2,50%, ossia circa 35 centesimi in più dell’interesse minimo offerto dal BTp Italia. Quindi, sarà sufficiente un tasso d’inflazione dello 0,35% per raggiungere lo stesso rendimento, ma sul mercato l’inflazione è attesa nel quadriennio allo 0,80%, guardando ai rendimenti dei titoli. Se così fosse, il rendimento del BTp Italia risulterebbe maggiore rispetto all’omologo con cedola fissa di circa lo 0,45%, anche se non bisogna escludere il timore di un’inflazione vicina allo zero nei prossimi mesi. Difficile, tuttavia, che la crescita dei prezzi sia così anemica per tutto il quadriennio.
E dopo avere raccolto ordini per 16,84 miliardi di euro nel corso della sola prima seduta, il Tesoro ha annunciato di avvalersi oggi della facoltà di chiusura anticipata dell’emissione alle ore 14. Ricordiamo che oltre alla cedola minima garantita, il BTp Italia offre un premio dello 0,4% del capitale investito a quanti manterranno il bond in portafoglio fino alla scadenza.