Si è concluso ieri sera il collocamento de primo bond italiano, emesso dal Tesoro per il canale retail, il BTp Italia. Si è trattato di un titolo a quattro anni, con cedola minima garantita del 2,45% annuo, a cui va aggiunto il tasso di inflazione Foi, depurato dai tabacchi. Fino a ieri, il Tesoro aveva fissato il rendimento minimo reale al 2,25%, ma in serata lo ha innalzato dello 0,20%.
Il riscontro della domanda è stato molto forte, con richieste pervenute per un totale di 7,29 miliardi nei quattro giorni previsti per il collocamento. Un dato molto più alto delle più ottimistiche attese. In particolare, gli ordini sono stati 133.479, per un investimento medio di 54 mila euro.
E un altro dato che ha lasciato stupiti positivamente è la grande partecipazione dei piccoli risparmiatori, che generalmente investono cifre non maggiori di 40-50 mila euro. Hanno rappresentato in questo caso l’80% della domanda. E se fino a mercoledì sera, le richieste erano state per complessivi 5,7 miliardi, l’ingresso sul finale degli investitori istituzionali ha fatto impennare, come previsto, l’importo finale.
Ricordiamo che l’indicizzazione del BTp riguarda anche il capitale investito su cui si calcola la cedola semestrale. Rispetto al BTpei aprile 2016, che rendeva ieri il 3,6%, il BTp Italia dovrebbe essere più remunerativo, se si pensa che a febbraio l’inflazione si è attestata in Italia al 3,25%.
Chi ha acquistato il bond in fase di collocamento, sino a ieri, e lo deterrà fino alla fine, avrà un rendimento premio dello 0,4% del capitale investito. La prima cedola sarà staccata il 26 settembre 2012 e sarà dell’1,225% + l’inflazione Foi del semestre.
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