Enel emetterà in questo mese di febbraio un’obbligazione da 1,5 miliardi a sei anni sul retail, tramite le banche. Il bond è estendibile fino a un importo di 3 miliardi ed è diviso in due tranche, una a tasso fisso e un’altra a tasso variabile. Nella prima ipotesi, si ha la possibilità di un rendimento del 3,1% aumentato del tasso midswap a sei anni. A conti fatti, si tratta di circa il 4,83-4,9%.
La variante a tasso variabile offre un rendimento, invece, del 3,1% maggiorato dell’Euribor, che al momento si aggirerebbe a un tasso di partenza del 4,5%.
Tutto sommato, i rendimenti offerti da Enel non sarebbero proibitivi, se si considera che l’andamento dell’obbligazionario per scadenze ben più brevi in questi mesi in Italia è stato molto peggiore. La stessa Enel ha offerto rendimenti molto alti nello scorso mese di ottobre, quando ha emesso obbligazioni con scadenza 2015 e 2017 per complessivi 2,25 miliardi e a un rendimento di 290 e 350 punti base maggiori del midswap, rispettivamente.
Al momento, con questi tassi il bond sarebbe comunque competitivo con i titoli di stato, specie se la tendenza di questi giorni al contenimento dei loro tassi si dovesse confermare anche nelle prossime sedute.
Il capitale sarà rimborsato nel 2018 e ricordiamo che è possibile acquistare un minimo di due obbligazioni da mille euro ciascuna, quindi, l’investimento minimo è di duemila euro.
Enel gode del rating A, che risulta essere maggiore di quello che hanno i nostri titoli di stato, che sono stati recentemente declassati a BBB+.
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