Un’indagine della Procura di Roma scova e sequestra 20 falsi International Bill of Exchange (Iboe), titoli di credito del Tesoro statunitensi, per un valore complessivo di 565 mld usd.
Il dato piu’ allarmante, si legge in un articolo di MF, e’ che mancano all’appello altri 18 di questi titoli che, presumibilmente, sono finiti nel circuito finanziario legale. E l’importo di quelli finiti nei caveau delle banche potrebbe non essere lontano da quello dei titoli sequestrati. A mettere in allerta le autorita’ italiane sulla truffa erano stati gli stessi servizi segreti statunitensi, spiegando che gli unici titoli cartacei emessi dal governo americano sono i saving bond.
Tutti gli altri sono elettronici. Il modus operandi della banda era abbastanza semplice. Innanzitutto trovare un istituto depositario dove aprire un conto titoli sul quale far transitare gli Iboe contraffatti. Il secondo passaggio era quello di scontare il titolo presso un altro istituto, accontentandosi a volte di incassare anche solo tra il 15% e il 20% del valore facciale.
L’organizzazione era decisamente attiva. In alcune intercettazioni e’ spuntato perfino il nome di Alessandro Profumo, perche’ Unicredit sarebbe stata interessata all’operazione. Ma l’indagine si e’ sovrapposta addirittura anche con quelle sulla compravendita della Roma da parte della cordata che faceva capo a Vinicio Fioranelli. I titoli, secondo le intercettazioni, avrebbero dovuto servire da provvista per l’affare.
fonte dati DowJones news
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