Il titolo Telecom Italia ha chiuso ieri a 0,60 euro, l’8,3% in più della seduta precedente, dopo essere stato sospeso per eccesso di rialzo. E questo, nonostante Ubs avesse il giorno prima tagliato il rating della compagnia, affermando che i fondamentali sarebbero semplicemente insostenibili. A rinvigorire il titolo Telecom ci hanno pensato le solite indiscrezioni, le ultime riguardanti il ritorno in pista di Naguib Sawiris, il magnate egiziano, che oltre un anno fa ha ceduto Wind ai russi, il quale era già interessato nei mesi scorsi a un ingresso nel capitale della compagnia, naufragato per l’opposizione di Telefonica. Quest’ultima controlla Telecom al 10% circa, tramite Telco.
Sawiris potrebbe entrare in Telecom, tramite un aumento di capitale riservato. E stavolta non si esclude che della partita possano fare parte anche AT&T e Carlos Slim di America Movil, il magnate messicano tra i più importanti al mondo nel settore delle tlc.
Molto dipenderà anche dalle mosse di Telefonica. Gli spagnoli potrebbero decidere o di uscire da Telecom, in seguito allo scioglimento del patto tra gli azionisti di Telco (22,4% in Telecom) o al contrario di acquisire le quote di Mediobanca e forse anche di Generali, date in libera uscita entro il 28 settembre, data ultima per comunicare la disdetta del patto.
Potrebbe subire un’accelerazione anche il tanto agognato spin-off, ossia la separazione tra rete e servizio, visto che l’ad di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, ha affermato che la controllata del Tesoro intende continuare ad investire nel settore chiave delle telecomunicazioni.
Grazie a queste voci, il titolo Telecom ha guadagnato in sole sei sedute oltre il 26%, pur restando ancora sotto del 20% rispetto ai valori di un anno fa.