L’imprenditore Urbano Cairo è azionista di Rcs. Lo ha ammesso lo stesso patron del Torino e già proprietario di La7 tramite la sua Cairo Communications. La partecipazione, tuttavia, è avvenuta a titolo personale, attraverso la U.T. Communications, non attraverso la società che controlla la settima rete televisiva. In particolare, l’imprenditore ha rastrellato 200 mila azioni ordinarie sul mercato e ha convertito 4 milioni di diritti di opzione in 11,78 milioni di azioni, per un controvalore complessivo di 14,8 milioni di euro.
Nota curiosa: nei giorni scorsi, il Torino di Cairo aveva ceduto alla Juventus il difensore Ogbonna per 13 milioni di euro, una cifra che sarà servita a coprire la quasi totalità del prezzo occorrente per l’operazione in Rcs.
Adesso, Urbano Cairo detiene il 2,82% del gruppo editoriale, una percentuale non certo alta e che non lo mette in condizione di contendere il controllo ad alcun altro socio. Specie se si considera che Fiat è salita al 20,135%, facendo anche parte di un patto, che già controlla Rcs al 63,4%. La sola Fiat, insieme a Mediobanca e Intesa, detengono oltre il 42%.
Cairo non si sbilancia sulle sue azioni future: “ho visto un’opportunità e l’ho voluta cogliere da editore puro”, ha affermato. Mentre per ora, nulla è stato anticipato con riguardo all’adesione a un eventuale patto. L’uomo ha detto di essere entrato in Rcs in punta di piedi, con rispetto degli altri soci.
A questo punto, però, diventa probabile lo scenario di una integrazione tra televisione (La7) ed editoria. Magari sarà questo il prezzo che Cairo chiederà al patto per farne parte. Conviene anche ai soci di controllo, alla ricerca di un nuovo business in cui inserire Rcs.