Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia ha deciso di proseguire la trattativa per la cessione di La7 in esclusiva con Cairo Communication, scartando l’offerta alternativa del fondo Clessidra e non prendendo così in considerazione nemmeno la lettera di intenti che un paio di giorni fa era arrivata dall’imprenditore Diego Della Valle. Urbano Cairo, quindi, sarà l’unico interlocutore con cui andranno avanti le trattative e solo nel caso in cui queste naufragassero potrebbero tornare in auge altri soggetti, i quali potrebbero anche decidere di allearsi con l’imprenditore torinese.
Quest’ultimo ha prontamente risposto che adesso si metterà subito al lavoro, perché La7 ha un forte potenziale, ma anche grandi costi. Avrà tempo due settimane per presentare al board di Telecom i dettagli della sua offerta, concentrata solo sulla settima rete, non anche sul 51% detenuto da La7 in Mtv.
Il senso di quanto accaduto ieri lo spiega l’imprenditore franco-tunisino Tarek Ben Ammar, azionista nella compagnia, che ha affermato come la decisione sia anche il segnale che la politica è fuori dai giochi. Il riferimento probabile è alla mossa di Della Valle di tentare di sedurre il board, puntando all’autonomia editoriale di La7.
Non sarebbe stato un buon segnale, ha proseguito Ben Ammar, se si fosse deciso di trattare con Della Valle, che era stato contattato già nel giugno dello scorso anno e che non ha seguito la trafila degli otto mesi di gara, percorsa, invece, da Clessidra e da Cairo.
Il patron di Tod’s si è limitato a un laconico “ne prendiamo atto”. Gioisce, invece, Cairo, che ha da salvaguardare contratti pubblicitari fino al 2019 e con commissioni in suo favore del 30% più premi oltre certi risultati, percentuali molto al di sopra della media del mercato.