Il consiglio di amministrazione di TI Media dovrebbe oggi dare il via libera definitivo all’accordo con Urbano Cairo per la cessione della controllata La7.
Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, il patron del Torino dovrebbe spuntarla sul tandem avversario Clessidra-Della Valle, che ha presentato un’offerta migliorativa della precedente proposta del fondo, ma dopo che è stata affidata l’esclusiva delle trattative proprio a Cairo.
Per quanto più allettante di quanto in precedenza offerto da Clessidra, i consiglieri non riterrebbero quest’ultima proposta tale da mettere in forse un accordo di fatto già chiuso con la Cairo Communication.
Clessidra avrebbe offerto 300 milioni a Telecom Italia, di cui 150 milioni in accollo di debito e altri 150 milioni per l’acquisizione del 60% dei multiplex. A tali cifre, quindi, il fondo valuterebbe i mux 250 milioni, lontani dalla soglia minima di valutazione di 350 milioni da parte della proprietà.
D’altronde, Telecom non è nella posizione di poter fare la preziosa. La7 genera ogni anno circa 100 milioni di euro di debiti, tanto che per avere una qualche chance di venderla, la compagnia ha dovuto ripulirla dei 63 milioni di debiti infra-gruppo e ha anche dovuto donare al compratore una dote di 95 milioni, tramite ricapitalizzazione.
L’offerta di Cairo è giudicata allettante, perché non include l’acquisto dei mux, l’unico valore reale in mano alla compagnia. Tuttavia, l’operazione è rischiosa, perché il patrimonio netto di 145 milioni di La7 potrebbe essere divorato in un anno e mezzo, se la rete dovesse continuare a generare nuovi debiti ai ritmi attuali.
Tra gli altri punti dell’accordo compaiono il trasferimento di un centinaio dei 533 dipendenti di La7 verso la società controllante, così come la riduzione del 50% del canone di affitto dei multiplex.