E’ un giorno importante oggi per Telecom Italia, che tiene il consiglio di amministrazione su diversi punti molto interessanti, che vanno dallo scorporo della rete fissa, alla valutazione dell’offerta di Naguib Sawiris da 3 miliardi, alla cessione di Ti-Media, che a sua volta controlla le reti La7 e Mtv e possiede le relative torri. E uno degli azionisti di Telecom, il tunisino Tarek Ben Ammar, ha affermato ieri che bisogna vendere La7, perché quest’anno Ti-Media chiuderà con un passivo di 120 milioni e la compagnia non può più tenerla a tutti i costi, anno dopo anno. Allo stesso tempo, tuttavia, l’imprenditore ha escluso di essere interessato all’acquisto di La7, sia perché essendo anche azionista Mediobanca, advisor Telecom, sarebbe in conflitto di interesse, ma anche perché l’affare non gli sarebbe gradito.
Stando a quanto dichiarato da Ben Ammar e trapelato nei giorni scorsi, le offerte per l’acquisizione di Ti-Media sarebbero poche e basse. I fondi Clessidra ed Equinox avrebbero presentato un’offerta comune vincolante, ma il prezzo sarebbe inferiore a 300 milioni, quando poche settimane fa era trapelato un loro interessamento tra 300 e 400 milioni. In ogni caso, ben al di sotto del valore di borsa della società, che ha in pancia anche 200 milioni di debiti. Telecom si attendeva di raccogliere dalla cessione non meno di mezzo miliardo.
H3G, invece, avrebbe presentato un’offerta di 250 milioni per le sole frequenze, da trasformare in banda telefonica, mentre quella di Discovery non sarebbe ritenuta interessante. Rimane, poi, Urbano Cairo, già a capo della società concessionaria della pubblicità sulle due reti, che da qui al 2019 vanta contratti già stipulati per un minimo di 126 milioni di euro.
E’ anche possibile che oggi non se ne faccia nulla, perché è lo stesso ad Telecom, Marco Patuano, ad avvertire che la cessione non si ha a tutti i costi. C’è chi ipotizza, infatti, che la questione possa essere ridiscussa a febbraio, quando nel bel mezzo della campagna elettorale, La7 potrebbe aumentare gli ascolti e con essi il prezzo delle offerte.