Oggi è l’ultimo giorno per aderire all’offerta pubblica di Moncler, la società di abbigliamento sportivo e casual, nota soprattutto per la produzione di piumini, che sbarcherà a Piazza Affari il prossimo 16 dicembre, quotando 66,8 milioni di azioni, che potrebbero arrivare anche a 76,82 milioni, qualora venisse esercitata la “greenshoe”. Il titolo dovrebbe essere collocato a un prezzo rientrante nella forchetta 8,75-10,20 euro, che equivarrebbe a una valutazione massima di Moncler di 2,55 miliardi di euro. Ma non è detto che non possano esserci ritocchi all’insù, visto che già ieri le richieste di sottoscrizione erano pari a oltre venti volte l’ammontare dell’offerta. Tra i potenziali nuovi soci ci sarebbero i francesi di Lvhm, gli spagnoli di Zara, Ferragamo, Ortega e uno sceicco del Qatar.
Il 90% dei titoli Moncler dell’IPO sarà ceduto a investitori istituzionali per un lotto minimo di 500 azioni o di 5000 per il lotto minimo maggiorato. L’offerta potrebbe raccogliere almeno 680 milioni di euro e fino a un massimo di 770 milioni circa, sulla base dei prezzi indicati per l’IPO.
Con l’IPO, Moncler metterà sul mercato un terzo del suo capitale sociale, anche se resterà socio di maggioranza relativa e amministratore delegato Remo Moncler Ruffini, che detiene il 30% circa delle azioni e con un contratto di lock-up di un anno.
Dati i precedenti molto positivi di Salvatore Ferragamo e Bruno Cucinelli, si spiega la corsa alla sottoscrizione delle azioni Moncler. Si pensi che un anno e mezzo fa, alla fine della prima seduta a Piazza Affari, il titolo Bruno Cucinelli guadagnava il 37% rispetto al prezzo dell’IPO.