Si avvicina la ricapitalizzazione di Fondiaria Sai, che potrebbe ammontare a un importo massimo di 1,1 miliardi, molto superiore alla soglia massima di 750 milioni indicata nel cda dello scorso 23 dicembre.
Mediobanca è stata incaricata di occuparsi dell’operazione, cosa che farà con la creazione di un consorzio di garanzia, di cui potrebbero fare parte Barclays, Deutsche Bank, Morgan Stanley, Nomura e forse anche Unicredit.
L’operazione s’inserisce all’interno di un più vasto piano di riassetto, che prevede come esito finale la fusione a quattro tra Unipol, Premafin, FonSai e Milano Assicurazioni, anche se inizialmente la stessa ricapitalizzazione era sorta in uno scenario del tutto differente.
Il titolo FonSai vola e ha recuperato in sole quattro sedute almeno il 60% del suo valore, in seguito alle voci di possibili offerte concorrenti al piano Unipol, specie quella della compagnia assicurativa francese Axa, la quale, tuttavia, non trova mai conferma ufficiale.
Stesso discorso per un presunto interesse di Sator di Matteo Arpe. Qui vi è stata pure la smentita. Ma forse dopo l’audizione al Senato del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, i mercati ci credono. Il numero uno dell’authority ha usato parole dure contro le ipotesi di premiare la famiglia Ligresti, responsabile del tracollo finanziario della holding, escludendo i piccoli azionisti dai benefici che essa riceverebbe dall’operazione Unipol.
E’ probabile che le parole di Vegas siano state interpretate come la sua volontà di favorire soluzioni più pro-mercato, come l’ingresso di altri soggetti e nuove offerte. E’ stato lo stesso presidente ad affermare che il piano può ancora cambiare.
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