Fiat si accinge a presentare i dati sull’ultima trimestrale del 2013, che chiude un anno complessivamente in calo per gli utili del gruppo italo-americano. Stando alle anticipazioni, l’ultimo trimestre dello scorso anno si sarebbe chiuso con un utile di 400 milioni di euro, in aumento dai 388 milioni dello stesso periodo del 2012. Ma i profitti di tutto il 2013 sarebbero in calo del 27% a 1,07 miliardi dagli 1,41 miliardi dell’esercizio 2012, dovuto essenzialmente alla pessima performance di Fiat in Europa.
In ogni caso, le perdite sui mercati Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) si sono ridotte per Torino di 233 milioni a 470 milioni di euro. Nel terzo trimestre del 2013, l’utile di Chrysler era stato di 464 milioni di dollari, che aveva più che compensato le perdite del Lingotto, portando i profitti del gruppo a 260 milioni di dollari.
Il board di oggi di Fiat dirà anche qualcosa di definitivo circa il futuro del gruppo, dopo che il Lingotto è salito al 100% di Chrysler. Secondo il Wall Street Journal, l’ad Sergio Marchionne oggi dovrebbe annunciare la quotazione del gruppo a New York, dove i mercati sono molto più liquidi e la nuova società potrebbe attingere a capitali più abbondanti e a costi ridotti.
Allo stesso tempo, la sede fiscale sarebbe spostata nel Regno Unito, dove si pagheranno meno tasse sui dividendi. Più incerta la sede legale del gruppo, con l’Olanda tra le favorite.
A Milano resterebbe una quotazione secondaria, mentre a Torino ci sarebbe solo il quartiere di riferimento per il mercato europeo.
I nomi di Fiat e di Chrysler dovrebbero rimanere entrambi nella denominazione del gruppo successivamente alla fusione, mentre quasi certamente Fiat scomparirà dall’acronimo utilizzato per la quotazione del nuovo titolo.