Il Fondo Strategico Italiano (FSI), controllato al 100% da Cassa Depositi e Prestiti, ha ha firmato una joint-venture con la Qatar Holding, che a sua volta risulta controllata dal fondo sovrano qatarino Qatar Investment Authority (QIA), per la nascita del fondo sovrano paritetico IQ Made in Italy Venture. La firma è avvenuta ieri in Qatar, alla presenza del premier italiano Mario Monti, in visita in diversi stati arabi, per una tre giorni finalizzata a spronare investimenti esteri verso l’Italia.
Stando all’accordo, il fondo risulterà dotato di 300 milioni iniziali, ma che saliranno fino a due miliardi di euro in quattro anni, versati pariteticamente dai due fondi. Essi potrà operare in settori caratteristici del nostro made in Italy, come l’abbigliamento, il lusso, l’arredamento, l’alimentare, la distribuzione alimentare, turismo, design, stile di vita e tempo libero.
Secondo Monti, l’intesa dimostrerebbe come non ci sarebbe alcuna ipotesi di svendita degli asset italiani, visto che la Cdp, tramite la controllata Fsi, avrebbe la metà del capitale sottoscritto e opererebbe in perfetta pariteticità con il fondo sovrano del Qatar.
Ricordiamo come quest’ultimo si sia dimostrato interessato a puntare su asset italiani come Snam, di cui Eni sta per cedere sul mercato il 20%, mentre allo stesso tempo il Qia risulta già primo socio in Unicredit al 6,5%.
A sua volta, la Cdp è alle prese con alcuni investimenti, come la rilevazione (per ora stoppata) della rete fissa di Telecom, ma che la compagnia vorrebbe cedere a non meno di 15 miliardi. Ma l’ad Giovanni Gorno Tempini ha anche ufficializzato l’interesse della società a rilevare aziende municipalizzate e altri beni pubblici locali in via di dismissione, finalizzando le acquisizioni all’investimento, ossia per rivendere i beni subito dopo sul mercato.