Alitalia ha chiuso il terzo trimestre con un utile operativo di 50 milioni, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 60 milioni, registrata nel secondo trimestre. Risultano in crescita pure i ricavi, attestatisi a 1,126 miliardi (+4%) e l’utile netto, pari a 27 milioni, contro il rosso di 70 milioni del trimestre precedente.
Cresce l’indebitamento finanziario di 61 milioni, passando da 862 milioni del 30 giugno a 923 milioni di fine settembre.
Si riduce la disponibilità liquida, che passa dai 367 milioni della fine del secondo trimestre a 300 milioni del 30 settembre. Ma diminuisce anche la perdita netta nello stesso periodo, da 201 a 173 milioni, mentre la perdita operativa passa da 169 milioni a 119 milioni. Un miglioramento dovuto ai buoni risultati del terzo trimestre.
La compagnia comunica, poi, che i voli nel periodo risultano regolari per il 99,9%, +0,2% sul terzo trimestre del 2011. In aumento anche la puntualità, che ha riguardato l’83,8% dei voli, contro l’81,9% del terzo trimestre 2011. Migliora anche il load factor, che su base annua registra un +0,5%, arrivando al 78%.
Sempre nel terzo trimestre, Alitalia ha trasportato 7,5 milioni di passeggeri, un dato pressoché invariato rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, per una quota di mercato del 23% sul segmento intercontinentale, internazionale e domestico.
L’ad Andrea Ragnetti si dice fiducioso sul quarto trimestre, malgrado faccia notare come esso non benefici dell’alta stagionalità tipica del terzo trimestre dell’anno. In ogni caso, pare che gli ultimi tre mesi del 2012 possano diventare i migliori per la compagnia degli ultimi venti anni.