L’ufficializzazione è arrivata. Microsoft ha confermato che acquisirà Skype, il celebre gruppo statunitense delle telefonate in Internet. Il colosso di Redmond ha messo sul piatto una cifra pari a 8,5 miliardi di dollari in contanti. L’operazione ha già ricevuto il via libera da parte di entrambi i consigli di amministrazione delle due società tecnologiche.
Così facendo Microsoft ha bruciato sul tempo sia Google sia Facebook che avevano messo gli occhi sull’azienda del voip.
“L’acquisizione aumenterà l’accessibilità alle comunicazioni video real time e traffico voce – si legge nella nota -, portando benefici sia ai consumatori sia alle imprese e generando un nuovo business importante e opportunità di ricavi”. A livello di cariche l’amministratore delegato di Skype diventerà il nuovo presidente di Microsoft Skype Division, riportando direttamente al ceo di Microsoft, Steve Ballmer. La notizia era stata anticipata dal Wall Street Journal e da Bloomberg.
Una notizia accolta che nel pre-market spinge al ribasso Microsoft. Il titolo perde quota e cede quasi il 2%. Secondo un esperto di una primaria casa d’affari, che preferisce mantenere l’anonimato, Microsoft entra in un nuovo settore per trarne dei benefici in termini di ricavi. “Visto che Skype non dispone di una vera rete di telecomunicazioni, ma si avvale di Internet -prosegue l’esperto – è ovvio ipotizzare delle sinergie”. Microsoft, infatti, non avrà delle spese per le infrastrutture, ma si limiterà all’ammodernamento dei server. Quindi si creeranno delle sinergie in termini di costo.
Fondata nel 2003, Skype è finita nelle mani di eBay solo qualche anno più tardi nel settembre del 2005. Quattro anni dopo, nel settembre del 2009, Skype è stata ceduta a un gruppo di investitori guidati da Silver Lake al prezzo di 2,75 miliardi di dollari. Nella cordata compare Andreessen Horowitz, nuova società di venture capital guidata dal co-fondatore di Netscape, e Index Ventures.
E rimanendo sempre nel settore high tech a stelle e strisce, Google sarebbe pronta a lanciare già oggi un servizio di musica online, simile a quello presentato di recente da Amazon.com. L’annuncio, secondo quanto si apprende dal Wall Street Journal, potrebbe essere fatto durante Google I/O, l’annuale incontro di Google con gli sviluppatori, che si terrà oggi e domani a San Francisco.
fonte dati finanza.com
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