Apple è la società più capitalizzata al mondo e ieri il titolo ha aumentato ancora le sue quotazioni, per arrivare a un valore di capitalizzazione in borsa di 623 miliardi di dollari, ben 200 miliardi in più della petroliera Exxon. Seguono Microsoft, Walmart e Ibm. Eppure, da tempo si prevede che la società possa sfondare il tetto dei mille miliardi di dollari, per diventare così la società più ricca al mondo di sempre.
Le azioni sono sospinte dall’attesa dell’uscita di un nuovo iPhone e di un mini iPad, oggetto dei desideri di centinaia di milioni di clienti nel pianeta.
L’azienda, guidata oggi dal Ceo Tim Cook, sembra davvero di vivere una vita totalmente diversa da quella di metà anni ’90, quando si rischio la bancarotta. Oggi, vanta un “tesoretto” di 98 miliardi di dollari, accumulato in 17 anni di mancata distribuzione del dividendo, tanto che solo quest’anno è stato distribuito un utile, per via della richiesta da parte degli investitori.
Entro oggi, poi, il giudice californiano di San Jose, Lucy Koh, ha imposto ad Apple e Samsung di giungere a un accordo privato sulla questione della presunta violazione dei brevetti per i tablet e di Android, che la prima rimprovera alla seconda, chiedendo un risarcimento monstre di 2 miliardi e mezzo. A sua volta, i coreani hanno citato per violazione di altri brevetti i concorrenti americani, chiedendo 399 milioni.
Se le parti non dovessero trovare un’intesa entro oggi, il giudice ne prenderebbe atto e proseguirebbe nel processo, chiudendosi in camera di consiglio anche per settimane e la decisione non sarebbe affatto scontata. Tuttavia, la borsa non sembra preoccuparsi di alcuna ripercussione negativa per Apple, anche perché nello scenario peggiore possibile (il giudice boccia la sua richiesta di risarcimento e accoglie in toto quella di Samsung), comunque, l’esborso sarebbe infinitesimale, rispetto al tesoretto in possesso.
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