Il Governatore della Banca d‘Italia, Ignazio Visco, rende noto che “i nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate portando la pressione fiscale intorno al 45%. Le misure di bilancio contenute nel decreto hanno effetti restrittivi sul Pil stimabili in mezzo punto percentuale nel prossimo biennio”, ha aggiunto. L’effetto, spiega, potrà esser compensato se si conferma il calo dei rendimenti dei titoli di Stato. Una “significativa riduzione della pressione fiscale va accompagnata dal contenimento della spesa”. Lo ha detto il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Se si riesce a velocizzare su questo “potrebbe essere attenuato l’aumento delle aliquote Iva, in particolare di quella del 10%, dagli effetti distributivi più regressivi”. ”Rimane prioritaria – ha detto il Governatore – una risoluta azione di contrasto all’evasione fiscale. Dall’emersione di base imponibile” e dalla “razionalizzazione della spese potrà determinarsi la riduzione della pressione fiscale necessaria per dare maggiore stimolo” a imprese e occupazione”.Sulle liberalizzazioni, aggiunge inoltre Visco, occorre “proseguire con determinazione attuando efficacemente le misure già previste”. Il dl “stabilisce importanti principi in tema di libertà di iniziativa economica e dei limiti e delle modalità della regolazione pubblica. Il decreto legge “é una misura necessaria e urgente” ma ora “va intensificato lo sforzo per assicurare il ritorno a tassi di crescita più elevati, il recupero della competitività delle imprese, una maggiore creazione di posti di lavoro”. Visco conclude dicendo che “un ulteriore inasprimento delle condizioni di offerta del credito potrebbe derivare dal persistere di difficoltà di provvista all’ingrosso del settore bancario“.