Il Tesoro ha collocato ieri l’importo massimo previsto per i BTp con scadenza a 5 e 10 anni. In particolare, sono stati assegnati 3 miliardi con scadenza giugno 2018 e 3,75 miliardi di BTp del nuovo “benchmark” marzo 2024. I titoli quinquennali hanno esitato un rendimento in calo al 3,22% dal 3,37% di giugno. Si è trattato dei tassi minimi dal mese di maggio. Bene anche il rapporto di copertura, salito da 1,30 a 1,36. In discesa anche i rendimenti dei titoli a 10 anni, che si sono attestati al 4,46% medio lordo dal 4,55% di giugno, quando, però, il benchmark di riferimento era il maggio 2023. Anche in questo caso la domanda è risultata in crescita, con un bid-to-cover ratio di 1,46 da 1,32.
I dati sono stati letti in positivo dagli analisti, che spiegano, tuttavia, come ci si potesse aspettare qualcosa di più, visto che domani il Tesoro rimborserà 33,6 miliardi di euro tra titoli arrivati a scadenza e cedole. Ad avere frenato il calo dei rendimenti avrebbero concorso l’attesa per la sentenza sul processo Mediaset, dalla quale dipende il futuro politico dell’Italia, oltre a un clima estivo che in sé non aiuta.
Bene la reazione del secondario, dopo la diffusione dei dati dell’asta. Lo spread si è ristretto a 273 punti base dai 279 bp della chiusura della seduta precedente, mentre il rendimento decennale è risultato ancora più in calo al 4,4% dal 4,46% del collocamento.
Il Tesoro ha annunciato che ad agosto il calendario delle aste sarà alleggerito, grazie all’ampia disponibilità di cassa. Annullati i collocamenti dei BTp a medio e lungo termine. Il 12 agosto si terrà l’asta dei titoli a un anno, mentre alla fine del mese ci saranno i collocamenti di CTz, BTpEi, BoT a sei mesi e altri BTp.