Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è stato intervistato ieri sera nello studio di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. E’ stata l’occasione per il numero uno degli industriali italiani per fare il punto della situazione con riguardo al caos politico generato dalle elezioni di febbraio. Squinzi ha sottolineato la necessità che il governo rimborsi al più presto almeno 48 dei 71 miliardi di debiti che ha nei confronti delle imprese. Liquidità, ha spiegato, che sarebbe una boccata di ossigeno estremamente importante, dato che oggi la disoccupazione è salita al 12% e quella giovanile si aggira verso il 40%.
Il presidente ha anche ricordato come dal 2007 ad oggi, il pil italiano è sceso dell’8%, mentre i cittadini sono terrorizzati e non investono. E l’Italia subisce una bolla finanziaria che non abbiamo creato noi.
Intervenendo sullo scenario confuso della politica, ha espresso il convincimento che alla fine prevalga il buon senso, rispondendo a una domanda del conduttore sull’ipotesi di tornare presto a nuove elezioni. Squinzi ha auspicato che la politica torni a pensare all’economia reale e ha chiesto che Roma chieda una moratoria sulle nuove misure previste da Basilea 3, che prevedono criteri più restrittivi per l’erogazione del credito bancario, ma ha ricordato come gli USA stessi hanno già annunciato che non applicheranno tali provvedimenti, se non in futuro.
Infine, un commento sul programma del Movimento 5 Stelle, unico partito con cui Confindustria si è confrontata, ha ricordato, con cui ci sono alcuni punti in comune, come la riduzione dei costi della politica, ma anche di dissenso, come la “decrescita felice”