Si restringe ancora un pò lo spread decennale tra i BTp italiani e i Bund tedeschi. Ieri, il differenziale di rendimento è sceso per la prima volta da gennaio sotto la soglia dei 250 punti base, toccando un minimo intraday di 249 bp. Alla chiusura, lo spread si attestava in calo a 256 bp con il BTp a dieci anni a rendere il 3,86%, quasi venti punti in più dell’omologo spagnolo. Ma la seduta è stata caratterizzata in ambito monetario anche dalla buona performance dei titoli austriaci, in corrispondenza di un’asta a Vienna. Pare che gli investitori si siano spostati ieri dai Bund verso i titoli austriaci, che pur avendo la tripla A come quelli tedeschi rendono qualcosa di più. In ogni caso, si tratta di un clima generalizzato di maggiore fiducia del mercato, in seguito alla consapevolezza che la BCE potrebbe davvero portare i tassi overnight anche al di sotto dello zero, rendendoli negativi.
Al contrario, il Portogallo ha visto un pò crescere i rendimenti sui suoi decennali, dopo avere dato mandato a sei banche di collocare tre miliardi di euro con scadenza 2024. Si tratta del primo collocamento per questa scadenza, dopo il bail-out del 2011. Il governo di Lisbona si aspetta di rastrellare il risparmio al 5,6%.
E venerdì sarà la volta del Tesoro italiano, che ha annunciato che collocherà 7 miliardi di BoT a un anno e 3 miliardi di BoT “flessibili”, ossia con scadenze diverse da quella consueta a sei mesi. La data di regolamento è prevista per il 14 maggio e le richieste potranno essere sostenute anche dalla concomitante scadenza di BoT a 12 mesi per complessivi 7 miliardi.