Parole-shock, quelle che ieri ha pronunciato il ministro del Bilancio spagnolo, Cristobal Montoro, riferendosi alle condizioni finanziarie della Spagna. “Se la BCE non avesse comprato i nostri titoli pubblici”, ammette, “la Spagna sarebbe già fallita”, sostenendo che Madrid non ha più liquidità in cassa per erogare i servizi.
Le parole di Montoro arrivano nelle stesse ore in cui il Bundestag a Berlino ha approvato gli aiuti tedeschi alle banche spagnole, dopo che il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, aveva spronato i deputati a favorire l’immediata ricapitalizzazione degli istituti iberici, quale condizione essenziale per ridare fiducia ai mercati e restringere lo spread dei Bonos verso i Bund.
Ad ogni modo, la situazione spagnola resta molto critica, con la probabilità di un effetto contagio molto alta anche verso l’Italia. Se il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ritiene che nulla sia cambiato in questi giorni, è il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a ritenere che con queste tensioni finanziarie, il rischio default coinvolge anche l’Italia.
La Spagna è alle prese con il varo di un duro piano di austerità da 65 miliardi, che prevede, tra le altre cose, l’eliminazione della tredicesima per i dipendenti pubblici e l’aumento dell’orario di lavoro. Misure, che stanno scatenando furenti proteste di piazza.
La situazione a Madrid e le tensioni anche sui nostri BTp preannunciano un agosto caldissimo, con la possibilità che la crisi precipiti nel corso delle settimane.