Le temperature del settembre che si è appena concluso sono state tra le più alte mai registrate. Questo ha inaspettatamente prolungato la stagione turistica di molte località balneari, soprattutto per quanto riguarda le presenze nei fine settimana, ma sta creando non pochi problemi al mondo del’agricoltura, dato che le piante reagiscono a questo caldo anomalo.
Il caldo straordinario ha influito sul settore primario «mandando completamente in tilt la frutta e la verdura in campo e tagliato la coltivazione base della dieta mediterranea», secondo la Coldiretti, che inoltre stima che le poche piogge abbiano causato un calo di circa il 10% della produzione del vino e del 20% di olio e pomodori.
L’associazione inoltre spiega come si è corsi ai ripari: «Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono più che dimezzate le precipitazioni e per salvare le piante da frutta dallo stress provocato dal caldo torrido e dall’assenza di pioggia al Nord è stato necessario ricorrere straordinariamente all’irrigazione di soccorso per kiwi, mele e pere». Vi sono però anche lati positivi, soprattutto per quanto riguarda la frutta, dato che «il sole ha aiutato la maturazione perchè aumenta la concentrazione zuccherina rendendo più gustosa la frutta».
Per quanto riguarda il futuro prossimo, l’autunno, cosa dobbiamo aspettarci? Ancora la Coldiretti: «il raccolto delle tradizionali verdure autunnali come radicchio, verze e cavoli sará anticipato e gli agricoltori stanno pensando ad una nuova semina per garantire le forniture invernali».
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