Da stasera scatta la serrata dei benzinai, dopo che sono fallite le trattative al tavolo del ministero dello Sviluppo con le compagnie petrolifere. Gli impianti rimarranno chiusi dalle ore 19.00 di stasera fino alle ore 07.00 del venerdì 14 per la rete urbana, mentre sulle autostrade le stazioni di servizio saranno chiuse dalle ore 22.00 di stasera fino alle ore 22.00 di giovedì 13. All’astensione partecipano Fegica Cisl, Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti.
Il Garante degli Scioperi ha fatto presente che i gestori dovranno garantire il servizio minimo, tenendo aperto almeno un impianto su due, rispetto ai livelli previsti per i turni festivi e almeno una stazione aperta ogni cento chilometri sulla rete autostradale. Infine, non saranno possibili scioperi nel periodo di garanzia che va dal 20 dicembre al 6 gennaio.
Per questo, per il periodo natalizio i gestori hanno già annunciato due iniziative collaterali: il “no-rid day”, a scelta tra il 21, 22 e 23 dicembre e lo sciopero delle carte dal 24 al 30 dicembre. Nel primo caso si tratta del fatto che i gestori non pagheranno il rifornimento di una partita di carburante, a titolo di pagamento anticipato per il tanto atteso nuovo contratto. Nel secondo, invece, riguarderà gli automobilisti, in quanto non saranno accettati per i suddetti giorni pagamenti con bancomat e carte di credito, per protestare contro la violazione della legge da parte delle banche, le quali trattengono le commissioni anche per importi inferiori ai 100 euro, in barba alle norme.
Le compagnie petrolifere minacciano di non rifornire i gestori, nel caso del “no-rid day”, mentre i rappresentanti dei benzinai lamentano il mancato rinnovo del contratto da oltre un anno, la pratica di prezzi discriminatori da parte delle compagnie, a discapito dei loro margini e l’attuazione di un piano di ristrutturazione della rete, che porterà alla chiusura di numerosi impianti.