Partono ufficialmente i saldi estivi, anche se da tempo non sono più un appuntamento atteso dagli italiani. Codacons prevede un giro di affari del 20% in meno su base annua, che si va a sommare al -50% già cumulato negli ultimi cinque anni. Causa crisi e anche l’impennata delle vendite online, pare che i saldi non siano più allettanti come un tempo. Domani apre ufficialmente il periodo dei saldi estivi la Campania, mentre in tutte le altre regioni si partirà dal fine settimana del 6-7 luglio. In particolare, sabato si parte in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana e Sardegna, mentre domenica in Valle d’Aosta, Trentino-Alto-Adige, Emilia-Romagna, Marche Umbria, Abruzzo Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
I saldi estivi dureranno 45 giorni ovunque, essendo regolamentati per legge e ciò implica che il periodo degli sconti si chiuderà un pò ovunque il 19-20 agosto, con l’eccezione della Campania, che essendo partita prima concluderà il 15 agosto.
Si tratta di un periodo in cui i negozianti possono vendere scontata la merce di stagione e non quella relativa agli anni precedenti, nel qual caso di parla di sconti sui residui di magazzino. In realtà, i commercianti possono praticare sconti alla clientela durante tutto l’anno, ma i saldi estivi e quelli invernali (dopo Natale) si configurano quale pratica regolamentata e che prevede il rispetto di determinate scadenze e previsioni dettate dalle leggi.
Il cartellino deve sempre indicare la percentuale esatta di sconto applicata sul prezzo pieno pre-saldi, mentre è sempre possibile provare i vestiti, avere la disponibilità di tutte le taglie, pagare in tutte le modalità che l’esercizio accetta in fase di pre-saldo e sostituire la merce entro il periodo di garanzia.
Eccezioni a queste norme elementari rappresentano una violazione delle leggi e, pertanto, le associazioni dei consumatori invitano nel caso a fare qualche chiamata ai vigili.