Pubblicate dal Dipartimento delle Finanze, le statistiche relative alle dichiarazioni dei redditi 2008 consegnate nel 2009. Nonostante la crisi c’è stata una tenuta delle basi imponibili e del gettito, grazie anche all’attività di recupero dell’evasione fiscale.
I redditi da lavoro dipendente diminuiscono del -0,5 %, mentre aumentano quelli da pensione del +4,6 %.
Così a consuntivo, i componenti della base imponibile Irpef, non sembrano scostarsi in modo significativo rispetto alla dichiarazione consegnata nel 2008. Questi sono i principali elementi che scaturiscono dalla lettura delle statistiche pubblicate dal Dipartimento delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche relative all’anno d’imposta 2009.
Sono 41,5 milioni i contribuenti che hanno provveduto all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari per via diretta attraverso Unico e 730 e indirettamente con la dichiarazione dei sostituti d’imposta, modello 770, lo0,7 % in meno rispetto al 2008. La riduzione di 280mila unità del numero dei contribuenti Irpef, rileva una nota del Dipartimento, è stata compensata poi dall’incremento delle partite Iva. Il tasso delle nuove aperture di partite Iva, infatti, risulta in forte crescita tra il 2009 e il 2010 facendo registrare nelle due annualità rispettivamente un aumento pari al 19,8 % e al 22,5 %, contro il 12,6 % relativo al 2006. Dalla nota si può dedurre un segno di forte dinamismo come imprenditori da parte dei giovani, che non s’arresta anche in un periodo di perdurante stato di crisi economica. Chi dichiara un reddito da lavoro dipendente è diminuito del -1,3 %, essendo una categoria che subisce gli effetti negativi del mercato del lavoro durante la crisi ed è in linea con il dato sulla riduzione temporanea contenuta nel Rapporto Istat ovvero il -7,3 % rispetto al dato del 2009.
Secondo il comunicato, le dichiarazioni resistono alla flessione, supportate dall’attività di recupero dell’evasione fiscale che per il 2009, anno di crisi profonda con un calo del 5,2% del PIL ha raggiunto il 9,1 miliardi, con un aumento del +32% rispetto al 2008.
Il valore ammonta a 146, 5 miliardi € l’imposta netta totale dichiarata che, nonostante il periodo di crisi, risulta in crescita del +0,2%, rispetto al 2008. La nota del Dipartimento delle politiche fiscali, sottolinea che i contribuenti con redditi fino a 35mila euro sono l’87% del totale, che dichiarano il 48% dell’imposta netta totale, mentre il rimanente 52% è dichiarata da chi possiede redditi superiori a 35mila euro, che sono i 13% del totale dei contribuenti. Che si presenta in linea con le percentuali rilevate nel 2008.
Tenendo come base di riferimento il 2008, la nota del Dipartimento evidenzia una contrazione nel numero dei contribuenti che ha influenzato le classi di reddito complessivamente più basse e più alte.
Diminuiscono del 7% i contribuenti che superano i 200mila €, e si registra all’interno della classe una leggera variazione distributiva considerato che, per questo segmento di reddito il 58,8%, sono lavoratori dipendenti, ed il 27,5% pensionati; il rimanente 13,7% sono contribuenti che dichiarano altri tipi di reddito. Rispetto al 2008 poi è aumenta del +0,8%, la quota percentuale di dipendenti, ma aumenta del (+1,5%) il reddito dei pensionati, mentre sono diminuiti del -2,3% i contribuenti che dichiarano altri tipi di reddito.
Il reddito nazionale aumenta complessivamente dell’1,8 %, percentuale che suddivisa geograficamente al Sud è dell’1,6 % nelle Isole anche se il divario tra le diverse aree del Paese è ancora ragguardevole. Si passa infatti dai 21.533 euro pro capite del Nord-Ovest ai 15.316 euro del Sud.
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