Sulle strade italiane circolano sempre più auto sprovviste di copertura assicurativa. Lo ha comunicato recentemente il ministro dello Sviluppo Economico durante il question time alla Camera.
Per risolvere questo e altri problemi – come il caro-polizza – legati al comparto delle Rc Auto, ha sostenuto il ministro, occorrerebbe la costituzione di un’unità antifrode con compiti investigativi. Il rincaro del costo delle polizze e l’evasione dell’assicurazione, infatti, sarebbero strettamente legati, secondo quanto sostiene un rapporto dell’Isvap.
3 milioni di veicoli senza assicurazione
Il dato fornito dal ministro Romani durante il question time sulle assicurazioni svoltosi alla Camera è significativo: su 45 milioni di veicoli circolanti sulle strade italiane, circa 3 milioni sarebbero sprovvisti della copertura offerta dalla Rc Auto.
I numeri forniti resi noti alla Camera dal ministro sono stati ricavati incrociando i dati in possesso della Motorizzazione con quelli delle assicurazioni ed evidenziano la crescita del fenomeno della auto senz copertura soprattutto nel Sud del Paese.
Le soluzioni proposte dal ministro
Allo stato attuale, i proprietari dei tre milioni di auto fuorilegge non possono essere perseguiti, perché – ha reso noto il ministro – non esistono i mezzi atti a individuarli.
Per risolvere questo problema, il ministro ha proposto l’istituzione di un’unità antifrode cui assegnare compiti investigativi. Secondo il titolare del ministero dello Sviluppo Economico, la creazione di un tale organismo avrebbe anche effetti positivi sul prezzo del polizze (attualmente doppi, in Italia, rispetto a quanto avviene in Francia, Germania e Spagna).
Illegalità e premi delle polizze: legami non troppo nascosti
Che il legame tra l’evasione dell’Rc Auto e il livello raggiunto dai premi delle polizze esiste lo sostiene anche l’Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni). In un rapporto dedicato al settore “auto” del mercato assicurativo, l’istituto ha rilevato come il fenomeno dei proprietari di auto senza assicurazione sia in aumento anche a causa di premi divenuti sempre più elevati e, dunque, quasi insostenibili in certe zone del Paese. Non è un caso, infatti, che molti veicoli non assicurati circolino al Sud del Paese, dove le difficoltà economiche sono maggiori.
Per contrastare il fenomeno, negli ultimi 6 mesi del 2010, la stessa Isvap ha avviato 14 istruttore nei confronti di altrettante compagnie che “praticavano tariffe talmente elevate (con punte di 8.500 euro) da scoraggiare l’acquisto della copertura”.
Altro fenomeno da cui l’Isvap mette in guardia è quello delle “compagnie fantasma”: ossia di quelle assicurazioni che – dopo aver venduto la polizza – al momento di risarcire il cliente scompaiono. Altro malcostume, non infrequente, del settore assicurativo italiano.
fonte dati FTA NEws
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