Sono stati resi noti i dati di un’indagine realizzata dalla Confindustria e da Unioncamere Toscana, che conferma come nella regione la ripresa è in atto: infatti è in crescita la produzione, come dimostra il +4% del settore manifatturiero nel corso del 2010, ma calano i posti di lavoro, anche se meno rispetto al dato a livello nazionale.
Il livello occupazionale registra una flessione del 2,6% rispetto ad un anno fa: il dato è negativo, ma comunque migliore del -5,6% a livello nazionale. Parallelamente aumenta il ricorso delle aziende alla cassa integrazione straordinaria così come quella in deroga, mentre invece cala quella ordinaria. L’economia toscana è quindi ripartita, anche se nell’ultimo trimestre 2010 l’accelerazione è stata meno marcata, trainata dal tessile e dal comparto del cuoio e della pelle, che hanno messo a segno rispettivamente un +6,3% e +4,9%, oltre che dai comparti delle calzature (+5,8%) e della meccanica (+8,5%)
Nonostante i dati incoraggianti, Antonella Mansi, presidente di Confindustria Toscana, fa notare come la strada da percorrere sia ancora lunga e tortuosa:«Nonostante il buon recupero messo a segno nel 2010, infatti, siamo ancora quasi 17 punti percentuali al di sotto dei livelli di produzione pre-crisi»
Il presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini, invece mette in risalto la situazione delle piccole imprese, che arrancano, mentre le grandi e medie guidano la ripresa della regione e per questo non devono essere lasciate sole e se possibile aiutate, dal momento che sono certamente una grande risorsa per il sistema economico regionale.
Pacini poi auspica una progetto ambizioso e bipartisan per «unire gli aeroporti di Pisa e Firenze e dare vita al terzo polo nazionale», che darebbe nuova linfa alla regione.
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