Ancora una volta la presidente di Confindustria Emma Marceglia è in prima fila, questa volta nel corteo degli imprenditori a Trieste, che si è snodato per le vie della città dopo i discorsi ufficiali dell’assemblea cittadina. La presidente però non era sola, dato che hanno partecipato all’iniziativa anche il presidente degli industriali locali, Alessandro Vardanega, Andrea Tomat, quello di Confindustria del Veneto, e anche un esponente del governo, cioè il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, oltre ad altre autorità locali.
La Marcegaglia ha intanto precisato le sue affermazioni di qualche giorno fa in merito agli imprenditori <<che si battono fuori dalle fabbriche>>, tentando di eliminare alcuni equivoci in merito a una sua possibile discesa in campo: «Non intendevo parlare di impegno politico, ma di un impegno civile. Da sempre non chiediamo niente di particolare, solo di poter lavorare senza intralci, per noi e per i nostri figli. Una grande forza come la nostra sa di essere vicino alle imprese e alla gente e di dover lavorare per il benessere e il futuro del Paese».
Ancora una volta poi gli industriali si rivolgono alla politica, cosa che ormai avviene quasi quotidianamente, esortandola a «essere seri, non conflittuali, di smettere di fare campagne elettorali non degne di questo Paese, di concentrarsi sui temi che interessano la gente, come la crescita e l’occupazione. Abbiamo tanti politici bravi, come Sacconi e il presidente della Regione, Zaia».
La Marcegaglia non ha però solo parlato di politica, ha anche lodato le ”quote rosa” nell’associazione, dove il 30% sarà donna e l’impegno per aiutare i profughi libici con gli appartamenti di Unindustria.