“I governi di tutti i Paesi dell’area dell’euro devono urgentemente adoperarsi al massimo per lasostenibilità dei conti pubblici nell’intera area”. Lo afferma la Bce, secondo cui ”i responsabili delle politiche devono correggere i disavanzi eccessivi e puntare al conseguimento del pareggio di bilancio”. Per accompagnare il riequilibrio dei conti pubblici, la Bce invoca ”riforme strutturali audaci e ambiziose”, tali da rafforzare fiducia, prospettive di crescita e creazione di posti di lavoro. Lo si legge nel Bollettino mensile, in cui la Banca Centrale chiede riforme del mercato del lavoro incentrate ”sulla rimozione delle rigidità e su una più ampia flessibilità salariale” e ”la piena apertura dei mercati al fine di rafforzare la concorrenza”.
Il pil di Eurolandia crescerà tra l’1,5 e l’1,7% nel 2011, tra il -0,4 e l’1% nel 2012 e tra lo 0,3 e il 2,3% nel 2013. Sono le previsioni degli esperti dell’Eurosistema contenute nel bollettino Bce, in cui si conferma il taglio delle stime già annunciato da Mario Draghi. Rispetto alle proiezioni di settembre, l’intervallo per il 2011 risulta infatti ”più ristretto, mentre quello per il 2012 è stato modificato al ribasso in misura significativa”, tre mesi fa la forchetta era fra 0,4% e 2,2%.
L’inflazione nella zona euro ”persiste su livelli elevati” ed ”è probabile che si mantenga oltre il 2% per diversi mesi a venire prima di scendere al di sotto di tale livello”.
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