Se la Germania non è ancora uscita dalla crisi, o vi è molto vicina: la ripresa economica getta ai minimi storici la disoccupazione a livello federala, anche se è bene citare anche il dato che vede ancora i consumi in calo, segno che se l’economia si riprende, i cittadini tedeschi sono ancora dubbiosi.
La disoccupazione è diminuita di 55mila unità (contro i 25mila che erano attesi dagli studiosi), permettendo così di far arrivare il numero di occupati a una quota record. Il tasso di disoccupazione, al netto dei fattori stagionali, scende quindi al 7,1% dal 7,3% di febbraio, toccando cioè un minimo storico: non succedeva dall’ormai lontano 1999.
Frank-Juergen Weise, il direttore dell’ufficio del Lavoro, ha dichiarato: «La ripresa economica ha consentito alla disoccupazione di scendere ulteriormente nel mese di marzo. L’occupazione rimane sulla via della crescita e la domanda di forza lavoro é alta».
Le vendite al dettaglio nel corso del mese di gennaio sono state riviste pesantemente in negativo rispetto a quanto era stato stimato in fase preliminare, all’ 1,4%, annunciato dall’istituto di statistica tedesca. I dati sembrano dunque indicare che la locomotiva tedesca dovrà attendere ancora prima di verificare alla prova dei fatti la ripresa dei consumi, che secondo le previsioni degli economisti dovrebbe tenere alta la bandiera della ripresa per questo e il prossimo anno nella federazione.
Ancora una volta la Germania è la leader delle economie europee: l’Italia e il resto della zona Euro devono sperare di beneficiare della situazione.
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