Giorno importante per la Grecia e l’Europa intera, visto che oggi il governo di Atene renderà note le condizioni del “buy-back”, ossia del riacquisto sul mercato dei suoi titoli del debito. La comunicazione dovrà avvenire prima dell’Eurogruppo, durante il quale il ministro alle Finanze, Yannis Stournaras, informerà i colleghi dell’Eurozona sui termini dell’operazione.
Stando a quanto deciso una settimana fa a Bruxelles, il buy-back dovrà avvenire a prezzi non superiori a quelli di fine seduta dello scorso 23 novembre. La Troika (UE, BCE e FMI) si aspetta che Atene spenda circa 10,2 miliardi per acquistare intorno al 60% del debito ancora collocato sul mercato secondario e in mano agli investitori privati, dopo la ristrutturazione del marzo scorso. Una fonte europea ha indicato in 40 miliardi l’ammontare atteso dell’acquisto, appunto il 60% circa dei 63 miliardi di debiti in mano privata.
D’altronde, sebbene il debito quotato sul mercato abbia diverse scadenze, sappiamo già che esso ha prezzi compresi tra il 25 e il 34% del valore nominale dei titoli, per cui Atene potrebbe acquistare realmente 40 miliardi del suo debito con circa 10 miliardi, ottenendo uno sgravio netto di ben 30 miliardi di debito, qualcosa come il 12% del suo pil.
Il successo dell’operazione viene considerata una condizione preliminare, affinché il Fondo Monetario Internazionale sblocchi la sua quota dei complessivi 43,7 miliardi che saranno versati alla Grecia dal 13 dicembre alla fine del primo trimestre del 2013.