Jim O’Neill, presidente della Goldman Sachs Asset Management, ha rilasciato una dichiarazione importante alla Bloomberg TV, secondo cui il vero pericolo per l’Eurozona non sarebbe Cipro, bensì l’Italia. In particolare, l’economista ha spiegato che Nicosia resterà nell’euro, mentre l’Italia è il caso più interessante da tenere d’occhio, perché è la terza economia dell’Area. E Beppe Grillo rappresenterebbe un fattore di rischio per la tenuta dell’intera unione monetaria. O’Neill, tuttavia, non ha svolto un’analisi critica del leader del Movimento 5 Stelle, ma si è limitato a rimarcare come il fronte duro degli stati rigoristi del Nord Europa non capirebbero che se l’Italia non avrà un pò di crescita, gli italiani inizieranno seriamente a interrogarsi sulla convenienza a rimanere nell’Eurozona.
L’intervista del manager di Goldman Sachs – lo stesso che aveva previsto un esito interessante delle elezioni politiche di febbraio, per via della possibilità di fare un pò di riforme nel nostro Paese – conferma l’importanza che lo scenario politico italiano avrà non solo dentro i confini nazionali.
Lo stesso declassamento del debito sovrano di Roma ad opera dell’agenzia di rating Moody’s, previsto inizialmente tra giovedì e venerdì, potrebbe essere stato solo rinviato, in attesa degli sviluppi delle consultazioni politiche. Ma se il quadro dovesse rimanere quello attuale dell’ingovernabilità, il “downgrade” sarebbe certo e con esso l’acuirsi della crisi finanziaria, visto che BoT e BTp sarebbero valutati a un livello appena al di sopra di quello “spazzatura”.