Nel 2009, Equitalia ha riscosso il 20% da cartelle oltre 500mila euro. Nel 2010 Equitalia ha recuperato 8,9 miliardi di euro tra imposte, tasse e contributi. Un importo che fa segnare un incremento del 15% rispetto al 2009 e del 27% sul 2008.
Territorialmente, l’azione di riscossione ha fatto registrare le migliori performance in Lombardia (con quasi 1,9 miliardi di euro), nel Lazio (dove il recupero delle somme ammonta a oltre 1,2 miliardi), in Campania (869 milioni) e in Toscana (722 milioni). Nella sola città di Milano sono stati recuperati circa 1,1 miliardi di curo, a Roma quasi un miliardo, a Napoli 473 milioni e a Torino 389.
Il rafforzamento tecnologico delle attività di riscossione, grazie alle sinergie con l’agenzia delle Entrate, l’Inps e la Guardia di Finanza, ha consentito di elevare le percentuali di recupero nelle situazioni di morosità più consistenti. Rispetto al 2009 – come sottolinea una nota di Equitalia – sono aumentati del 17% gli incassi ottenuti da contribuenti che avevano accumulato debiti superiori ai 500mila euro, per un importo che ha rappresentato il 20% del totale riscosso.
Cruciale nell’agevolare l’attività di riscossione, spiega sempre Equitalia, è diventato lo strumento della rateazione delle cartelle. Strumento che sta consentendo ai contribuenti in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco, riducendo peraltro il contenzioso. In totale, al 31 dicembre 2010, le rateazioni concesse hanno raggiunto quota un milione per un importo che supera i 14 miliardi di euro.
«I dati della riscossione per il 2010 confermano l’importante contributo che Equitalia sta dando al recupero dell’evasione – sottolinea il direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna – La strategia è di una maggiore collaborazione con l’agenzia delle Entrate, l’Inps e la Guardia di Finanza che ha consentito di elevare le percentuali di recupero nella situazioni di morosità più consistenti. […]
La direttiva anti-burocrazia consente di interrompere la procedura di riscossione per i contribuente destinatari di una cartella che ritengono non dovuta. […] È migliorata notevolmente l’assistenza ai contribuenti che oggi possono contare su strutture e personale specializzato chiamato a dare una mano agli utenti. Un mestiere difficile che obbligano alle azioni esecutive e la naturale comprensione delle difficoltà dei cittadini. […] In questo contesto è molto importante lo strumento delle rateizzazioni che si traduce in un aiuto concreto a cittadini e imprese in difficoltà».
Il 2010, chiarisce Equitalia, è stato anche un anno importante nell’ottica del miglioramento dei rapporti con i contribuenti. Grazie alla cosiddetta direttiva anti-burocrazia, i cittadini destinatari di una cartella che ritengono non dovuta possono interrompere le procedure di riscossione presentandosi, direttamente presso gli uffici di Equitalia, dove può trovare supportato per la presentazione della documentazione giustificativa. In tal modo è l’agente della riscossione a farsi carico della verifica con l’ente creditore.
Un rilevante livello di incassi è stato raggiunto anche in Sicilia dove nel 2010 la Serit, la società di riscossione che fa capo alla Regione, ha recuperato circa 256 milioni di euro contro i 214 dell’anno precedente, con un incremento del 19%. Dal 2009 a fine 2010, con i pagamenti a rate, i siciliani hanno versato al fisco circa 344 milioni di euro.
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