Mario Draghi, Presidente della BCE, in un’intervista al Wall Street Journal dichiara che la ripresa economica sta procedendo in maniera molto lenta e resta soggetta a rischi al ribasso.
Secondo Draghi è difficile dire se la crisi sia alla fine o meno. Il Presidente della BCE spiega che “la ripresa sta procedendo molto lentamente e rimane soggetta a rischi al ribasso”.
In un’altra intervista di Draghi al Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha dichiarato che l’economia della zona euro sta rimbalzando. Secondo il banchiere centrale, l’inflazione è sotto controllo e non c’è il rischio che la zona euro entri un tunnel tipo quello imboccato dal Giappone in passato.
Draghi sostiene che “Ciò che mi fa essere fiducioso sono le riforme avviate in Europa negli ultimi quattro o cinque mesi”. Parlando con il Wsj del secondo piano di aiuti alla Grecia, il numero uno di Francoforte si dice “sorpreso” del fatto che i mercati non abbiano festeggiato il via libera agli aiuti ulteriori, segno che “vogliono vedere la realizzazione delle misure”.
Draghi ha anche precisato che «non c’è uno scambio plausibile tra riforme strutturali e rispetto degli obiettivi di deficit. Il consolidamento fiscale è inevitabile nel contesto attuale e concede il tempo necessario per le riforme strutturali».
Il messaggio è chiaro: non c’è alternativa all’austerity.
Per il numero uno dell’Eurotower, «fare marcia indietro sui target fiscali innescherebbe una reazione immediata da parte dei mercati. Gli spread sovrani e il costo del credito salirebbero, cose alle quali abbiamo già assistito».
Draghi sostiene che bisogna stare molto attenti sull’annuncio della fine del programma di acquisto di bond, perché i mercati sono ancora vulnerabili.
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