Nel mese di settembre del 2012, il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo livello assoluto record: 1.995,1 miliardi di euro. Siamo vicinissimi alla soglia psicologica dei 2 mila miliardi. E’ quanto riporta il Supplemento al Bollettino Statistico, che snocciola anche alcuni dati sulla composizione dell’indebitamento dell’esercizio in corso.
Anzitutto, rispetto al mese di agosto, il debito risulta in crescita di 19,5 miliardi, di cui 11,6 miliardi per il fabbisogno mensile e altri 8,6 miliardi per incrementi delle disponibilità liquide della tesoreria centrale.
Complessivamente, nei primi nove mesi dell’anno, l’indebitamento è stato di 88,4 miliardi, di cui 61,9 miliardi per il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (dato in crescita dai 61 miliardi dello stesso periodo del 2011), 21,7 miliardi per incrementi delle disponibilità liquide presso il Tesoro e altri 5,2 miliardi per emissioni sotto la pari dei titoli di stato.
Quanto alle entrate tributarie, esse si sono attestate a 22,6 miliardi a settembre e a 280 miliardi nei primi nove mesi del 2012, in crescita del 2,6% (+7 miliardi), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Al netto degli aiuti per la Grecia (5 miliardi nel 2011), i contributi per l’Efsf (2,2 miliardi nel 2011 e 17,1 miliardi nel 2012) e dei 9 miliardi di maggiori disponibilità liquide del Tesoro, in seguito alla riforma della tesoreria unica, il fabbisogno del periodo gennaio-settembre 2012 sarebbe stato in linea con quello dell’anno precedente.
Alla fine del 2012, si calcola, che l’Italia avrà sborsato 48,2 miliardi in aiuti ai Pigs e al complesso Efsf-Esm, pari al 3% del pil, determinando un innalzamento del debito pubblico.