Alla vigilia di Natale a Trieste, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ha esposto le sue idee per un piano contro il dissesto idrogeologico.
Spiega che l’attuale governo ha ” bisogno di risorse per circa 40 miliardi di euro e che il piano che dovrà durare circa 20 anni”.
Clini ha anche aggiunto che entro la fine di gennaio si punta a definire il piano in concreto, che è stato sollecitato, già dallo scorso 2 dicembre, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Clini ha anche spiegato che negli ultimi vent’anni i danni da dissesto idrogeologico sono aumentati, ed ammontano in media, a 2,5 miliardi di euro all’anno. Ha anche detto che “se non si inverte il trend i danni continueranno ad accrescere perché gli eventi diventano più frequenti”.
Clini ha indicato che le risorse potranno derivare anche daimposizioni regionali. Il ministro ha ricordato che “c’é già la possibilità di imporre un’addizionale sulle accise le cui entrate siano vincolate alla protezione dell’ambiente nei bilanci delle Regioni.
E’ una forma di federalismo fiscale che ha l’obiettivodi proteggere l’ambiente. Solo questa misura potrebbe portare, per le Regioni, circa un miliardo di euro all’anno. Un’altra soluzione può essere il credito d’imposta per le imprese che investono in progetti per il risanamento idrogeologico”.
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