Dopo il fallimento della compagnia catanese low-cost WindJet, i passeggeri che avevano acquistato già i biglietti e che si trovano a viaggiare proprio in questi giorni si stanno trovando di fronte a una vera e propria odissea, in parte lenita dall’impegno da parte di una cordata di compagnie di rilevarli sui propri voli, ma dopo avere fatto pagare loro un sovrapprezzo di 75 euro sul biglietto già pagato. Grazie a questo meccanismo, nelle ultime ore sono 2.700 i passeggeri da e per Catania e Palermo, che sono stati accolti da voli Alitalia.
Il regolamento comunitario consente ciò, con i viaggiatori che avrebbero il diritto di farsi rimborsare il plus pagato dalla stessa WindJet, anche se le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e chiedono che venga introdotto un meccanismo di tutela per queste situazioni, applicando a carico delle compagnie 0,50 euro per biglietto.
Gli agenti di viaggio riuniti in Fiavet, invece, propongono di utilizzare meglio il meccanismo assicurativo già previsto, ma che ad oggi viene fatto funzionare solo per i casi di viaggiatori all’estero, con in possesso per il ritorno di un biglietto di compagnie in gravi difficoltà finanziarie.
E prosegue il triste disfacimento della WindJet, con la compagnia siciliana che sta già riconsegnando alcuni aerei alle società di leasing, particolarmente, a società irlandesi. In più, la società di gestione dell’aeroporto di Catania ha sequestrato a scopo “cautelativo” un aereo della compagnia fallita, a tutela dei crediti vantati verso di essa.
Domani, al Ministero dello Sviluppo vi sarà un incontro con l’Enac e le compagnie. Il ministro Corrado Passera tenterà di fare ripartire le trattative tra Alitalia e WindJet da dove si sono interrotte. A rischio ci sono i voli di ben 300 mila passeggeri, che già avevano acquistato il biglietto per partenze da qui ad ottobre.