Anche questa settimana proseguono le emissioni del Tesoro sul fronte dei titoli del debito pubblico. Per domani è previsto il collocamento di CTz con scadenza 31 gennaio 2014, per un importo compreso tra un minimo di 2 miliardi e un massimo di 3 miliardi di euro.
Dopo domani, invece, tocca ai BoT semestrali, che il Tesoro prevede di collocare per un importo di 8,5 miliardi e la cui scadenza è il 28 settembre 2012. L’asta dei BoT avviene quasi in coincidenza con la scadenza degli 8,8 miliardi di altri BoT.
Stando all’andamento delle ultime settimane, i rendimenti dovrebbero attestarsi a livelli molto contenuti e in linea con quelli pre-crisi. Non vanno però sottaciute le tensioni dei mercati finanziari, come dimostra l’impennata dello spread decennale tra i nostri BTp e i Bund tedeschi, tornato a quota 320 punti base, dopo che si era ristretto sotto i 280 bp.
Dovrebbe contribuire al rasserenamento del clima la decisione del governo tedesco di acconsentire a un rafforzamento del Fondo europeo di salvataggio, l’Efsf. Secondo la stampa inglese, che riprende una notizia del tedesco “Der Spiegel” di sabato scorso, Berlino avrebbe accettato l’idea di affiancare per un certo periodo la dotazione dei 440 miliardi dell’Efsf a quella del suo sostituto Esm, in modo da incrementare il firewall.
L’Efsf ha negli ultimi giorni emesso titoli a sei mesi per 1,939 miliardi e per un rendimento in crescita allo 0,204%, così come titoli a cinque anni a un rendimento del 2,061% e per un controvalore di 4 miliardi.
L’ok della Germania dovrebbe dare i suoi primi frutti oggi, sebbene non sia stato ufficializzato, attraverso un ridimensionamento dello spread.
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