Un Bitcoin vale ormai quanto un’oncia di oro. Le quotazioni della moneta digitale hanno sfondato ormai la soglia dei 1.200 dollari, arrivando a 1.240 dollari, in pratica quanto il valore di un’oncia del metallo prezioso. E mentre le prospettive di quest’ultimo non sarebbero entusiasmanti, quelle di Bitcoin potrebbero ancora essere molto positive, grazie alla modalità particolare di questa valuta, che viene emessa a un ritmo stabile nel tempo, in modo da non inflazionarne i corsi, il cui valore è determinato unicamente da un complesso algoritmo matematico, sulla base di diverse variabili.
E’ notizia di qualche giorno fa, riportata dal Financial Times, che l’isola del protettorato britannico di Alderney avrebbe fatto richiesta alla UK Royal Mint di potere emettere una serie limitata di Bitcoin in oro, come contropartita dei Bitcoin digitali.
Per quanto non si sia andati avanti con il discorso, pare che l’isola sia seriamente interessata a diventare una sorta di hub internazionale dei Bitcoin in moneta fisica, da potere convertire sempre in Bitcoin digitali e viceversa, nonché in sterline.
Di sicuro, se qualcuno avesse acquistato i Bitcoin nel gennaio del 2012, quando valevano appena 5 dollari l’uno, vendendoli oggi, realizzerebbe una plusvalenza enorme.
Gli osservatori si chiedono quanto e se questo trend rialzista potrà proseguire e chi ne starebbe beneficiando. L’investimento non è privo di rischi, perché la volatilità dei corsi è altissima, anche del 50% all’interno della stessa seduta, persino, nel giro di un paio di secondi. Tuttavia, se non ci si facesse prendere dal panico, pare proprio che i Bitcoin tendano a mostrare rendimenti in netta ascesa con il trascorrere delle settimane e dei mesi, oggetto di investimento di quanti vorrebbero sfuggire agli assets classici inflazionati.