Il debito pubblico è salito nel mese di settembre a 2.068,565 miliardi dai 2.060 miliardi del mese di agosto. Lo ha riportato il Supplemento statistico di Finanza Pubblica della Banca d’Italia. Su base mensile, quindi, vi è stato un aumento del debito di 8,5 miliardi, anche se lo stock rimane al di sotto del massimo storico raggiunto a giugno di 2.076,182 miliardi. Le entrate tributarie dei primi nove mesi del 2013 sono state di 278,593 miliardi, lo 0,39% in meno dei 279,700 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. E la dinamica è stata particolarmente negativa a settembre, quando le entrate si sono attestate a 21,455 miliardi, il 5,2% in meno dei 22,579 miliardi dello stesso mese del 2012.
Su base annua, a settembre il debito pubblico italiano è risultato in crescita di 72 miliardi, mentre se si fa il raffronto con la fine del 2012, la crescita è stata di 79 miliardi.
E risulta in calo anche la quota di debito nelle mani di investitori stranieri, che nel mese di agosto era del 38,9%, contro il 39,6% di luglio. Ad agosto, quindi, gli investitori esteri detenevano bond pubblici italiani per complessivi 672,965 miliardi, mentre a luglio erano 689,568 miliardi.
Ricordiamo che il Patto di stabilità impone un tetto massimo di deficit del 3%. Stando ai dati dei primi nove mesi dell’anno, avremmo già superato tale limite, anche se bisogna attendere la dinamica degli ultimi tre mesi. E generalmente i mesi di novembre e dicembre sono positivi per le casse dello stato, per via delle scadenze fiscali che ricadono in quel periodo.