L’Italia e la Spagna sono sotto attacco speculativo, malgrado l’Eurogruppo abbia varato aiuti per le banche spagnole fino a 100 miliardi. I mercati non sembrano soddisfatti e mostrano segnali ormai eclatanti di sfiducia verso l’Eurozona, vendendo in massa titoli di stato italiani e spagnoli.
Ieri, le contrattazioni sui mercati dei bond sono state drammatiche. Lo spread tra BTp e Bund a dieci anni è salito fino a oltre 500 punti base, attestandosi ai massimi da sette mesi, con il decennale a rendere il 6,21%. Peggio fanno i Bonos, con uno spread di oltre 600 punti, a quota 606, con i decennali che rendono ben il 7,26%.
Nello stesso tempo, Piazza Affari e Madrid affondano, chiudendo in pesante rosso, con la prima in negativo del 4,38% e la seconda del 5,82%. Ormai, si parla apertamente di rischio contagio e sebbene giovedì il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, avesse assicurato che nulla di nuovo starebbe accadendo, al contrario il premier Mario Monti è stato lapidario: il contagio è in corso, anche se non da oggi.
La Spagna è ormai oltre la soglia di allarme, mentre l’Italia è a ridosso di essa. Preoccupa, poi, la situazione dell’economia reale dei due Paesi, alle prese con la recessione e l’impennata della disoccupazione, che renderanno poco accettabili dalla popolazione ulteriori misure di austerità.
A conferma dello stato gravissimo di crisi, se in Italia si parla di rischio crac per la Sicilia, in Spagna è la regione della Valencia ad avere dichiarato bancarotta, chiedendo aiuto allo stato centrale.