La recente scomparso di Pietro Ferrero ha sconvolto il mondo dell’imprenditoria italiana, che ha sempre avuto nella famiglia, sempre molto riservata, uno dei suoi maggiori attori. Gli attestati di solidarietà ai Ferrero sono giunto da più parti, ma è da sottolineare come ha reagito la città di Alba, in Piemonte, sede storica dell’azienda di famiglia a cui la Ferrero è tutt’ora molto legata: ha deciso di onorare la memoria di Pietro lavorando .
Per il giorno dei funerali è stato già programmato il lutto cittadino, anche se la data delle esequie non è ancora nota dato che la salma non è ancora tornata in Italia.
Beppe Rossetto, ora vicepresidente della Provincia di Cuneo ed ex sindaco della città parla commosso del legame di Pietro con la città: «Con Pietro abbiamo fatto lunghe analisi per rinsaldare il rapporto con la città. Abbiamo posto le condizioni per rendere più convenienti gli investimenti: nell’energia è così nata Albapower, nell’ex Filanda è stata concentrata la sede principale della Soremartech, la subholding che fa ricerca e detiene i brevetti. Accanto è nato il nuovo centro direzionale, magazzini e linee produttive sono state ampliate. Abbiamo pensato al master per l’alimentazione, con l’università di Torino, con una crescente presenza di ragazzi extraeuropei. Tutte attività che hanno radicato ulteriormente la presenza sul territorio di una impresa globale. E il legame, forte, di Pietro con la città ha certamente favorito questi investimenti».
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